Playtech pubblica trimestrale positiva e supera le previsioni di mercato

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Playtech, il più grande sviluppatore di software di gioco online quotato in Borsa a livello mondiale, con sede a Douglas, nell’Isola di Man, dovrebbe superare le stime di mercato per il bilancio 2023 grazie agli ottimi ricavi registrati nella prima metà dell’anno.

In linea con i dettagli forniti nell’aggiornamento del primo semestre 2023, conclusosi il 30 giugno 2023, Playtech ha infatti dichiarato che le entrate sono aumentate dell’8% su base annua a 859,6 milioni di euro. I ricavi delle sole operazioni B2C, che coinvolgono HAPPYBET, Sun Bingo e Snaitech, sono aumentati del 9% a 532,1 milioni di euro, mentre i ricavi delle operazioni B2B sono aumentati del 7% a 334,5 milioni di euro.

Commentando il successo dell’azienda, l’amministratore delegato Mor Weizer ha dichiarato che “il nostro successo nel periodo è stato guidato dal nostro portafoglio diversificato, che spazia dal B2B al B2C, in alcuni dei mercati regolamentati in più rapida crescita in tutto il mondo. Dopo aver gettato le basi negli Stati Uniti, stiamo facendo crescere la nostra offerta in diversi Stati e siamo fiduciosi nelle nostre prospettive future dopo l’importante accordo con Hard Rock Digital”.

Nel comunicato societario c’è spazio anche per l’Italia. Il top manager precisa infatti che “Snaitech in Italia ha vissuto un altro periodo forte, con il team di gestione che ha continuato a sfruttare la sua presenza al dettaglio per far crescere il business online”.

Le operazioni B2B hanno trainato il fatturato

Per quanto riguarda le citate operazioni B2B, gli Stati Uniti sono stati prevedibilmente la “regione di spicco” durante il periodo in oggetto, con entrate aumentate del 43% a 99,7 milioni di euro. L’azienda ha qui compiuto importanti passi in avanti firmando accordi con alcuni operatori che agiscono in diversi Stati dell’Unione come Rush Street Interactive, 888 e PokerStars, che l’hanno portata a entrare nei mercati regolamentati di 10 mercati nordamericani.

Per quanto riguarda l’Europa, i profitti “ex Regno Unito” sono aumentati del 5% a 96,6 milioni di euro, con una crescita avvertita in molti Paesi, tra cui Spagna e Polonia. Tuttavia, ciò è bilanciato da una riduzione dei profitti nei Paesi Bassi, a causa di una maggiore rivalità e di una severa autorità di regolamentazione del gioco d’azzardo. Inoltre, le severe autorità di regolamentazione hanno colpito anche le entrate del Regno Unito con misure precauzionali relative ai “controlli di accessibilità” da parte dei clienti di Playtech, che hanno causato un calo delle entrate del 2% a 62,9 milioni di euro.

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Le prospettive nel retail

Tornando alle operazioni B2C, il marchio più importante dell’azienda, Snaitech, ha registrato un ottimo progresso durante la prima metà del 2023, con un aumento delle entrate del 10% rispetto al primo semestre del 2022. Il motivo principale è da ricercare nel segmento retail, che ha registrato un aumento dei profitti del 9%, e nell’attività online, che ha registrato un aumento delle entrate del 12%. Tuttavia, all’interno del segmento retail, le vendite di scommesse al dettaglio sono aumentate del 24% rispetto al primo semestre del 2022 grazie all’aumento della domanda a seguito della Coppa del Mondo di calcio, dato che l’Italia non ha partecipato al torneo.

Più brevemente, per quanto riguarda HAPPYBET, le sue entrate sono diminuite del 4% nello stesso periodo rispetto al 1° semestre 2022, a causa della “razionalizzazione dei siti di vendita al dettaglio in Germania”. Infine, Sun Bingo e le altre operazioni B2C hanno registrato un aumento dell’8%, raggiungendo i 34,1 milioni di euro.

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Uno sguardo fiducioso al futuro

Per quanto riguarda l’EBITDA totale rettificato per il suddetto periodo dalle operazioni combinate, Playtech ha rivelato che è stato di 219,9 milioni di euro, con un aumento del 10% all’anno. Inoltre, i costi per le operazioni B2B sono aumentati dell’8% all’anno, raggiungendo i 253,2 milioni di euro, il che significa che l’EBITDA totale rettificato per il B2B è aumentato del 5%, raggiungendo gli 81,3 milioni di euro. Tuttavia, le attività commerciali hanno rappresentato la parte più consistente dei costi, con costi pari a 148,6 milioni di euro, che sono aumentati del 2% soprattutto grazie alle “uscite per l’espansione negli Stati Uniti”. I costi di marketing e vendite sono cresciuti del 24%, raggiungendo i 10,4 milioni di euro, soprattutto grazie al pieno ritorno delle attività di marketing al livello precedente alla COVID-19.

Ancora, l’EBITDA rettificato B2C è aumentato del 14% a 138,6 milioni di euro con un margine del 26%, mentre l’utile al lordo delle imposte delle “attività continuative” è sceso a 79,6 milioni di euro da 103,7 milioni di euro, a causa di un calo delle “variazioni di fair value non realizzate delle attività finanziarie derivate relative a varie opzioni di acquisto”.

Per quanto riguarda l’utile al netto delle imposte delle “attività continuative”, il dato è sceso da 71,4 a 3,1 milioni di euro.

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