Il mercato italiano del gioco d’azzardo ha perso 1 miliardo di euro

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La European Gaming & Betting Association (EGBA) ha svelato che il mercato illegale del gioco d’azzardo online in Italia genera un fatturato annuo di circa 1 miliardo di euro. L’Associazione indica che la cifra è pari al valore dei ricavi da gioco d’azzardo generati da ben otto altri Paesi dell’UE e, sempre secondo l’EGBA, l’evidente crescita del mercato nero richiede revisioni normative che sono state annunciate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano.

L’EGBA utilizza un recente report de La Gazzetta dello Sport per indicare che il mercato del gioco d’azzardo italiano gestisce circa 25 miliardi di euro di scommesse all’anno, con una quota di gioco non autorizzato di 18,5 miliardi di euro, pari al 75% dell’importo totale scommesso nel Paese. Sulla base di queste cifre, l’Associazione avrebbe stimato che il mercato italiano del gioco d’azzardo perde ogni anno quasi 1 miliardo di euro di entrate lorde dal gioco online a favore dei siti web del mercato nero. L’EGBA riferisce che i ricavi persi sono pari ai ricavi combinati del mercato regolamentato generati in altri otto Paesi dell’UE.

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La preoccupazione sulle tutele per i giocatori

L’Associazione è anche preoccupata per il fatto che molti giocatori italiani scommettono su siti web non appartenenti all’UE che non offrono una protezione di base ai consumatori. Come riportato, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) italiana ha già bloccato più di 9800 siti web di gioco d’azzardo illegale quest’anno, a testimonianza del numero crescente di casi di questo tipo ogni anno. Secondo quanto riferito, le preoccupazioni dell’EGBA in merito alla tutela dei consumatori sono state rivolte alle autorità italiane per sensibilizzare i giocatori italiani a giocare su siti web regolamentati con pratiche di gioco responsabile consolidate e ad evitare i rischi derivanti da operatori privi di licenza, spesso con sede al di fuori dell’UE.

Maarten Haijer, Segretario Generale dell’EGBA, avrebbe dichiarato che “le dimensioni significative del mercato nero online italiano sono preoccupanti, ma non sorprendono se si considera che l’Italia ha uno dei regimi pubblicitari più severi d’Europa per le sue società di gioco d’azzardo autorizzate. Il divieto di pubblicità per gli operatori di gioco d’azzardo autorizzati favorisce chiaramente il mercato nero. Senza un livello sufficiente di pubblicità, non c’è un modo reale per gli italiani di distinguere tra un sito di gioco d’azzardo autorizzato in Italia – e che applica le regole di protezione dei consumatori del Paese – e uno che non lo è. È evidente che l’azione di contrasto nei confronti degli operatori del mercato nero non è sufficiente e che il governo deve rivedere le proprie norme sulla pubblicità del gioco d’azzardo per garantire che i cittadini italiani possano essere ben informati sui siti web autorizzati nel Paese”. 

In linea con il dossier dell’EGBA, peraltro, il Ministero italiano dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato un decreto preliminare di emendamenti e risoluzioni per richiedere al governo la revisione delle leggi sul gioco d’azzardo online attualmente in vigore nel Paese. Secondo una fonte, il decreto del MEF propone modifiche relative alle tasse di licenza per il gioco d’azzardo online e alla supervisione normativa, oltre a nuove misure per combattere il gioco d’azzardo illegale e garantire pratiche di gioco responsabili.

Proposta di prezzo di concessione di 7 milioni di euro:

Il MEF avrebbe inoltre proposto un nuovo modello per fissare il prezzo delle concessioni per il gioco d’azzardo online a 7 milioni di euro, spiegando che questo importo, 20 volte superiore alla concessione precedentemente applicata di circa 300.000 euro pagata dalla maggior parte degli operatori regolamentati italiani, sarà introdotto in quanto la precedente concessione era gravemente sottoprezzo. La fonte riferisce inoltre che le concessioni renderanno disponibili cinque licenze per ogni operatore, come Flutter Entertainment, Lottomatica o Entain.

Come riportato, il decreto del MEF non include alcuna modifica fiscale per gli operatori del gioco d’azzardo online, poiché queste modifiche potranno essere discusse dopo che il governo avrà completato la riorganizzazione delle leggi sul gioco d’azzardo al dettaglio. Secondo quanto riferito, il testo completo del decreto preliminare sarà notificato al Primo Ministro Giorgia Meloni nelle prossime settimane per essere inserito nella Legge di Bilancio 2024.

A proposito di leggi, il Regno Unito discute un provvedimento su una nuova tassa

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