Il mercato britannico del gioco d’azzardo ha introdotto un contributo volontario degli operatori al fondo per i problemi del gioco, che permette agli operatori di destinare al programma i contributi che sceglieranno di allocare, con un minimo di una sola sterlina.
Ebbene, forse proprio il fatto che alcuni operatori abbiano seguito alla lettera il requisito minimo di contribuzione volontaria potrebbe essere una delle ragioni alla base dell’annuncio del governo britannico di prendere in considerazione l’introduzione di un prelievo dell’1% per finanziare la ricerca, la prevenzione e il trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo. Come riporta Reuters, il governo prevede che la misura raccoglierà circa 100 milioni di sterline all’anno per questi scopi.
L’introduzione del prelievo dell’1%
Secondo quanto riferito dal Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS), il governo è intenzionato a fissare il prelievo per il fondo succitato nella misura di una nuova tassa dell’1% sulla resa lorda del gioco d’azzardo per gli operatori del gioco online, mentre i negozi di scommesse e i casinò tradizionali pagheranno una tassa di circa lo 0,4%.
Reuters riporta che il governo ha già annunciato piani per combattere il gioco d’azzardo problematico. L’obiettivo comprende l’aggiornamento del quadro normativo per consentire ai legislatori britannici di tenere il passo con la proliferazione del gioco mobile e delle scommesse sportive online. Come parte della misura, i giocatori online sono stati limitati a piazzare scommesse tra le 2 e le 15 sterline, per essere al sicuro da problemi di gioco. D’altra parte, la politica liberale in riferimento ai contributi degli operatori ai fondi per il gioco d’azzardo sembra basata sulla convinzione che l’impatto della questione sarà trascurabile.
Secondo quanto riferito dal DCMS, le entrate generate dal nuovo prelievo dell’1% sulle operazioni di gioco d’azzardo saranno distribuite al Servizio Sanitario Nazionale (NHS) gestito dallo Stato in Inghilterra, Scozia e Galles. Come riportato da Reuters, le entrate generate dal prelievo volontario nel 2021-2022, pari a 34,7 milioni di sterline, sono state destinate all’associazione di beneficenza GambleAware e ad altri enti.
Una “quota equa”
Tuttavia, è anche vero che questi contributi dipendono dalla volontà degli operatori e quindi non possono essere pianificati in anticipo. Inoltre, lo schema volontario colpisce gli operatori che pagano di più per i programmi di gioco problematico.
Secondo la Reuters, il ministro del gioco d’azzardo del governo Stuart Andrew ha dichiarato di conseguenza che le aziende del gioco d’azzardo dovrebbero sempre pagare la loro giusta quota e questo nuovo prelievo legale assicurerà che siano legalmente obbligate a farlo.